Riproduzione assistita e benessere della coppia. Questo il tema del corso di medicina riproduttiva, organizzato dall’andrologo Lamberto Coppola, direttore sanitario dei centri di procreazione medicalmente assistita Tecnomed di Nardò, Probios di Brindisi e Fabia Mater di Roma. Il corso si è concluso venerdì con una grande affluenza di partecipanti, che hanno ascoltato le ultime novità in materia, dalle relazioni di illustri nomi della medicina riproduttiva. Tra i presenti anche Giuseppe D’Amato, responsabile del centro pubblico di procreazione medicalmente assistita di Conversano, che ha sottolineato i gravi ritardi della Puglia in materia di fecondazione. “La nostra regione -ha detto il medico – ha del marcio in materia di medicina riproduttiva, ma bisogna lasciarselo alle spalle e cominciare da zero, perché si può fare qualcosa di buono. Purtroppo qui nel Salento ci sono realtà che vengono definite centri o eccellenze, ma non so se da Bologna in su sarebbero apprezzati. Serve l’esperienza, serve il personale dedicato, come anche le biobanche organizzate, occorre lavorare molto sull’attività multidisciplinare, tenendo conto di come cambia l’impatto sulla sterilità e la denatalità. C’è un impoverimento culturale ed economico soprattutto da parte del governo pugliese, che investe poco e si arena nella burocrazia, basti pensare che per avere una firma dagli uffici regionali, occorre un mese. C’è bisogno di impegno, qualità del servizio, professionalità, perché si rischia di giocare con la salute delle persone e di arrivare davanti ai tribunali.” Il corso si è aperto con la relazione di Lorena Tondi biologa nutrizionista che ha spiegato come lo stile di vita sano e in particolare l’alimentazione corretta, incida sulla fertilità di una coppia. Oggi si mangia velocemente, male, con poca frutta e verdura, molte bevande zuccherate, ci si muove poco e tutto ciò favorisce la sterilità anche tra i giovani, uno su tre è sterile e non lo sa nemmeno. Alche l’alcol e il fumo sono fattori determinanti, come l’inquinamento e, tutti elementi che possono danneggiare gli spermatozoi per esempio o provocare nelle donne aborti e gravidanze extrauterine.
Fecondazione eterologa: la Puglia in ritardo
